DiEster Varchetta / BlogNews / 0 Commenti

L’allenamento inizia fuori dalla vasca!

Nell’ultimo periodo, per potermi migliorare, ho iniziato a seguire dei video tutorial di nuotatori professionisti, per circa 10/15 minuti prima di andare in piscina discover this info here. Quando non mi prendo questo momento di preparazione, ho notato che faccio molta più fatica a nuotare, in particolare nella fase di riscaldamento. E’ come se attraverso la visualizzazione del video, la mia mente, ed anche il mio corpo, iniziassero ad allenarsi, a riscaldarsi, a prepararsi a nuotare anche se ancora non sono in vasca. Com’è possibile che senta questa grande differenza? 
La risposta l’ho trovata nella teoria dell’embodied cognition che si basa sulla “simulazione motoria“, un meccanismo cognitivo-mentale, che porta all’attivazione del sistema senso-motorio nel momento in cui osserviamo un oggetto anche se non si compie direttamente l’azione. Tale processo ha base neuronale, infatti coinvolge i neuroni specchio (neuroni premotori che si attivano, scaricano, durante l’esecuzione di azioni e durante l’osservazione di azionimagesi eseguite da altri). I neuroni specchio danno la possibilità di accedere agli stati mentali altrui in modo diretto con un meccanismo di risonanza motoria. Gli studiosi ci dicono anche che l’apparato senso-motorio si attiva in modo tanto più congruente quando osserviamo delle azioni che conosciamo o che siamo abituati a vedere anche se compiute da altri. Nel mio caso, mentre guardo un video che mostra una persona nuotare, la mia mente simula quell’azione, riproducendola in modo attivo, iniziando così un vero e proprio riscaldamento, forse quello più importante.
Il nuoto, come molti altri sport, necessita di concentrazione, intenzione e motivazione per essere eseguito in maniera ottimale e con la giusta propensione mentale.

Il processo descritto, può essere applicato anche in tantissime situazioni della vita ma cosa ancor più importante è che può essere sviluppato, allenato al fine di migliorare le nostre performance quotidiane, anche perché no al lavoro o in famiglia.

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