DiEster Varchetta / CorsiNews / 0 Commenti

Comunicazione efficace: perchè e come?

Qual è il suo significato? Perché se ne parla tanto? Cosa la caratterizza?

La comunicazione fa parte dell’essere umano, non solo a livello psicologico ma anche a livello strettamente fisico. Pensate alle cellule che compongono il nostro corpo: per poter vivere comunicano costantemente con le altre cellule, attivando una comunicazione inter-cellulare. Ma le cellule comunicano anche al loro interno, attraverso una comunicazione intra-cellulare. Quindi le comunicazioni inter e intra cellulare fanno sì che la cellula stessa possa vivere e compiere le sue funzioni. Si tratta di un sistema molto complesso ed un difetto di comunicazione può causare malessere e anche gravi patologie. Possiamo riportare tale complessità in altri sistemi come i gruppi (ad esempio la famiglia) e le organizzazioni. Che cosa accade ad un gruppo se la comunicazione non è fluida, non è efficace?

In particolare soffermiamoci ora sulle organizzazioni. Che cosa succede quando differenti reparti non comunicano in modo fluido tra di loro? Cosa succede quando si creano dei misunderstanding tra colleghi o tra il capo ed i suoi collaboratori?

La comunicazione è fondamentale, quando in un gruppo questa è costante ed autentica, stiamo bene e siamo efficaci, in tal modo raggiungiamo gli obiettivi (personali e di gruppo).

A volte però non ci si capisce ed è quindi fondamentale riuscire ad allenare questa importante competenza.

Quando si parla di comunicazione efficace, solitamente la si collega alla comunicazione assertiva. Quando nasciamo siamo altamente assertivi[1] ed è proprio questa modalità di interagire con l’altro che ci fa sopravvivere e crescere. Il bambino (in particolare i neonati) comunica i suoi bisogni senza pensarci due volte! Certo, poi cresciamo ed impariamo ad autoregolarci e a regolare le nostre richieste. Da grandi accade che per rispondere a dei copioni che ci siamo costruiti[2], non ci diamo la possibilità di comunicare in modo chiaro, preciso ed efficace, rispettando noi stessi e gli altri. Invece, aggrediamo o ci sottomettiamo al nostro interlocutore, a volte manipoliamo la realtà. Quindi noi nasciamo esperti comunicatori, poi pian piano perdiamo tale capacità per “adattarci” meglio al cotesto dove viviamo, costruendoci degli schemi che riutilizzeremo nelle differenti situazioni della vita. Il fatto è che tali schemi non sempre sono efficaci, non sempre sono “adeguati” al contesto. E’ come se dovessimo aggiornarli e rivederli per riadattarli in modo efficace alle situazioni del presente.

Come possiamo fare per aggiornare o modificare i nostri “schemi”?

Un primo passo è quello di aumentare la consapevolezza di sé (livello inter e intra personale) per trovare le risposte a domande tipo: qual è il mio stile comunicativo? Cosa mi accade quando incontro l’altro? Come reagisco alle situazioni di stress? Quali sono i miei automatismi?

Poi è fondamentale acquisire tecniche relative alla gestione delle emozioni. La comunicazione è strettamente collegata alle emozioni. Gli esseri umani sono emozione. Le domande a cui trovare risposta in questo caso sono: cosa sono le emozioni? Cosa mi porta a sentire quella specifica emozione? Quanto sono in contatto con i miei sentimenti e cosa me ne faccio? Successivamente, per diventare ancor più efficaci dovremmo imparare ad utilizzare le tecniche di negoziazione che sono uno strumento fondamentale per imparare ad andare oltre i compromessi e favorire la cooperazione attraverso un approccio di tipo assertivo. Allenare questi tre elementi (consapevolezza di sé, gestone delle emozioni e tecniche di negoziazione) può davvero favorire lo sviluppo di una comunicazione efficace che, come ormai avrete capito, è fondamentale… ma soprattutto fa parte di noi…

BUON ALLENAMENTO!

 

Note:

[1] Dalle ricerche del Prof. Massimo Ammaniti

[2] “Copioni di vita”, termine utilizzato in particolare da Eric Berne nell’Analisi Transazionale.